Tuesday, 12 October 2010

Vertical Road


"in a world moving so fast, with the growth of technology and information, I am somehow inclined to move against this current, in search of what it might mean to be connected not just spiritually, but also vertically".

Akram Khan on Vertical Road




Giovedi scorso la Akram Khan Company ha presentato al Sadler’s Wells il loro nuovo lavoro: Vertical Road. Coreografato da Khan, interpretato da 5 uomini e 3 donne con i costumi di Kimie Nakano e la maestosa musica composta da Nitin Sawhney.

Sembrano guerrieri, iniziano la loro danza al suono dei tamburi… in lontananza, il suono incessante del vento e della pioggia. Si muovono, saltano, battono i pugni sul petto, saltano ancora, si abbassano e poi saltano ancora, corrono, in piedi di nuovo, sempre al ritmo dei tamburi di guerra, hanno gli occhi aperti, vigili, il collo forte che cambia direzione, scattano e poi cercano ancora con lo sguardo… come guerrieri, appunto, incitati alla guerra… tutto all’unisono, scandito da un ritmo sempre piu’ veloce, da una coreografia sempre piu’ difficile, sempre piu’ precisa, formano diagonali taglienti, cambiano direzione in maniera repentina, animalesca e poi tornano compatti, solidi come guerrieri di una vecchia civilta’ della Mesopotamia.

Eppure c’e’ qualcosa di magico in questi corpi che si muovono… qualcosa di sacro…

Le coreografie sono raffinate ed emozionanti allo stesso tempo. Un uomo con la barba si distingue dal gruppo, evoca o resuscita i corpi degli altri danzatori… I corpi si fondono tra le pieghe delle bellissime tuniche, i movimenti degli arti si confondono con la stoffa dei vestiti, ad un certo punto costumi, musica, pioggia, vento e corpi sono una cosa unica… in continuo movimento.

Il risultato e’ ipnotico e straziante… in questo turbine di angeli che salgono e scendono dal significato di Dio.



interview with Salah El Brogy (video)


"An extraordinarily talented choreographer, one who can conjure near- miracles from the human form"

THE INDEPENDENT

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